Le otto montagne

Le otto montagne di Paolo Cognetti
Edito Einaudi
199 pagine

Ho letto Le otto montagne di Paolo Cognetti due volte nello stesso anno, e credo sia una lettura necessaria per tutti gli amanti della montagna.

Incipit

Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna. Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia. Saliva senza dosare le forze, sempre in gara con qualcuno o qualcosa, e dove il sentiero gli pareva lungo tagliava per la linea di massima pendenza.

Paolo Cognetti, Le otto montagne

In 199 pagine, che scorrono veloci, ci sono tante vite, due su tutte quelle di Pietro e Bruno, amici dall’infanzia all’età adulta. Li accomuna l’amore per la montagna. Lo stesso amore accomuna Bruno e il padre, con il quale vive un rapporto piuttosto conflittuale.

Oltre alla montagna però, ho trovato tante altri temi universali.

Ci sono le cose dette e quelle taciute, gli abbracci dati e quelli mancati. Le scelte fatte consapevolmente e quelle imposte dalla vita. Ci sono sentimenti profondi raccontati con una delicatezza e una franchezza disarmanti.

Per chi ama la montagna, a qualsiasi quota (perché ognuno ha la sua, come insegna Cognetti), bastano poche pagine per riconoscersi e innamorarsi di questa storia; a me ne sono bastate dieci la prima volta e due la seconda.

Bello, bellissimo, e potente nella sua semplicità; se non bastasse, dello stesso autore, vi consiglio Senza mai arrivare in cima.

Mi è piaciuto

Avevo già imparato un fatto a cui mio padre non si era mai rassegnato, e cioè che è impossibile trasmettere a chi è rimasto a casa quel che si prova lassù.”

Paolo Cognetti, Le otto montagne

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