Belle Greene

Belle Greene
Belle Greene di Alexandra Lapierre
Traduzione di Alberto Bracci Testasecca
Edizioni e/o
507 pagine

Ho scoperto la biografia di Belle Greene online, il libro scritto da Alexandra Lapierre ha riscosso molto successo negli ultimi mesi e mi è stato chiaro fin dall’introduzione il perché.

L’autrice parla direttamente al lettore raccontando brevemente la storia della schiavitù negli Stati Uniti e delle successive persecuzioni fino alla firma del Civil Rights Act nel 1964.

Nel mezzo, moltissime persone miste nacquero dagli abusi perpetrati dai padroni sulle schiave; alcune di queste avevano la carnagione talmente chiara che decidevano di correre il rischio e farsi passare per bianche.

Incipit

Fine agosto 1943. Il professor Dan Thompson, direttore delle ricerche sulle tecniche della pittura antica e del restauro degli affreschi, è in piedi a testa china di fronte alla scrivania. Ha appena ricevuto una brutta notizia, è morto uno dei suoi protetti americani a Londra, un giovane aviatore dell’American Air Force di stanza in Inghilterra.

Belle Greene, Alexandra Lapierre

Il racconto parte nel 1943 per fare subito un balzo indietro nel tempo, al 1898. Incontriamo quindi la famiglia Greener che, dopo essere stata abbandonata dal padre Richard, figura di spicco nel mondo nero, decide di cambiare vita oltrepassando la linea del colore.

Geneviève e i figli Belle, Russel, Ethel, Louise e Teddy decidono di farsi passare per bianchi e diventare la famiglia Da Costa Greene, di origini portoghesi. Hanno una grande fortuna, sembrano tutti più giovani, pertanto cambieranno non solo i nomi e la “razza” ma anche le età, e non di poco.

Inizia quindi per la tribù dei Greene una vita piena e intricata, durante la quale saranno per sempre legati dal patto di non avere mai figli, per non rischiare che nascano con la pelle scura.

Belle, la più ambiziosa ed intelligente, riuscirà in breve tempo a diventare la bibliotecaria di J.P. Morgan, magnate della finanza americana. Questo comporterà immenso lavoro, tanti viaggi per il mondo in cerca delle opere più rare e tanti soldi.

Lapierre, grazie anche alla corrispondenza che Belle intratteneva con diversi personaggi famosi dell’epoca, racconta della vita folle e frenetica di quella che è diventata la donna più ricca d’America.

Ne emerge il ritratto di una persona ambiziosa oltre misura, quasi malata per il lavoro, capofamiglia a tutti gli effetti. Belle è anche una donna libera, forse troppo moderna per l’epoca, ma è il segreto per riuscire a restare nascosta in bella vista.

Tra le figure centrali della sua vita, oltre alla famiglia e al signor Morgan, c’è anche l’amante prediletto Bernard Berenson, con cui Belle ha avuto un rapporto a dir poco travagliato durato per quasi tutta la vita.

Ho trovato curioso anche scoprire i luoghi e gli usi dell’epoca, sia negli Stati Uniti che in Europa e molto belle le illustrazioni presenti nella parte finale del libro, insieme alle brevi biografie di tutti i personaggi coinvolti e della fine che hanno fatto.

Un’opera affascinante anche se diventa un po’ lenta nella seconda parte, almeno fino all’arrivo di Bobbie, che darà un bello scossone a tutti. Se Belle mi sia piaciuta? Non sempre, ma se per decenni alla Morgan Library la stanza del bibliotecario è stata chiamata “l’ufficio di Belle” un motivo ci sarà. Molti ricercatori di tutto il mondo le devono tanto. Tanto si deve anche a Lapierre, per la ricerca immensa e accurata che ha condotto e per aver portato alla luce una storia poco conosciuta.

Mi è piaciuto

Allora la meraviglia fu totale. Chi non ha creduto almeno una volta di trovare nell’Italia la propria terra d’elezione? E l’Italia mantenne tutte le promesse.

Belle Greene, Alexandra Lapierre

Share this content:

Commento all'articolo

You May Have Missed

Privacy Policy