Donna delle pulizie
Sono arrivata al memoir di Stephanie Land grazie alla serie tv di Netflix, “Maid”, che ho trovato veramente potente.
L’autrice racconta la sua storia e l’immane fatica che ha fatto per potersi laureare, riuscendo così ad uscire dalla situazione di estrema povertà in cui si è ritrovata in quanto madre single.
Incipit
Mia figlia imparò a camminare in un rifugio per senzatetto. Era un pomeriggio di giugno, il giorno precedente il suo primo compleanno. Ero sul bordo del logoro divanetto del rifugio, pronta a cogliere i primi passi con una vecchia macchina fotografica.
Donna delle pulizie, Stephanie Land
Per trecento lunghe pagine Land ci rende partecipi delle difficoltà e delle discriminazioni che ha incontrato in quanto persona povera. Nonostante lavori sodo come donna delle pulizie, lo stipendio non è sufficiente a mantenere lei e la figlia Mia. Stephanie si vede costretta a ricorrere a diverse tipologie di sussidio, tutte ad incastro, tutte che richiedono sforzi immani per far sì che si sommino fino ad ottenere una cifra decente.
E nonostante Stephanie abbia diritto ad avere queste sovvenzioni, lo sguardo degli altri, il giudizio non troppo implicito delle persone che credono che lei sia una nullafacente la affossano e la isolano sempre di più.
Emerge quindi l’importanza di avere una rete di supporto, una famiglia o degli amici su cui poter contare, cosa che a Stephanie manca; il non potersi lasciare andare mai, non avere l’opzione di cedere per un attimo o di fare un passo falso, fosse anche spendere qualche dollaro per della frutta fresca, sono psicologicamente devastanti.
Infine, le violenze domestiche di cui Stephanie è stata vittima si sommano allo stato di degrado in cui è costretta a vivere, lottando anche solo per avere un alloggio minuscolo e pieno di muffa per sé e la piccola Mia.
Cosa salva Stephanie e Mia? La caparbietà e l’intelligenza, senza dubbio, l’andare avanti a testa bassa mentre il mondo intorno a lei non può e non vuole capirla o sostenerla. Dopo anni passati a lavorare e studiare, a barcamenarsi per arrivare alla fine della settimana (nemmeno alla fine del mese) è a dir poco di ispirazione sapere che Stephanie ce l’ha fatta, è riuscita a trasferirsi a Missoula e a laurearsi.
Pur avendo un rispetto enorme per la sofferenza e l’intraprendenza di Stephanie Land, ho trovato il racconto a volte ripetitivo e stagnante. Non escludo sia voluto, considerando che l’autrice ha impiegato anni prima di raggiungere il suo obiettivo, ma ho preferito la serie tv.
Mi è piaciuto
Ero stremata dall’impegno che ci voleva a dimostrare di essere povera.
Donna delle pulizie, Stephanie Land
Avevo bisogno che qualcuno mi tenesse la mano, che fosse lì per me. A volte anche le madri hanno bisogno di una madre.
Donna delle pulizie, Stephanie Land
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