La principessa di ghiaccio

La principessa di ghiaccio
La principessa di ghiaccio di Camilla Läckberg
Traduzione di Laura Cangemi
Marsilio Editori
458 pagine

La principessa di ghiaccio è il primo della serie di polizieschi scritti da Camilla Läckberg che hanno come protagonisti la scrittrice Erica Falck e il detective Patrik Hedström. È anche la lettura che abbiamo scelto con il gruppo della Biblioteca, per restare nel filone di autori nordeuropei che abbiamo intrapreso da qualche mese.

Leggere questo giallo è stata un’esperienza piuttosto interessante, mi sono concentrata anche sul sottotesto oltre che sul caso da risolvere, ed ho trovato entrambi intriganti.

Quante cose possono succedere in un piccolo paese della Svezia? A quanto pare molte. Erica e Patrik si ritrovano infatti ad indagare sulla morte di Alexandra, vecchia conoscenza di entrambi, apparentemente suicidatasi nella casa di famiglia.

Incipit

Eilert Berg non era una persona felice. Il fiato bianco che gli usciva a sbuffi dalla bocca indicava che respirare gli costava un certo sforzo, ma il suo problema principale non era la salute.

Camilla Läckberg, La principessa di ghiaccio

La narrazione si svolge su diversi piani e ho apprezzato molto la necessità di tornare alle origini che accomuna Erika e Alexandra, nonostante le due non siano più amiche da molto tempo.

Erika è costretta a tornare a Fjällbacka dopo la morte dei genitori, per capire, insieme alla sorella, cosa fare della casa di famiglia. Alex, nonostante viva con il marito a Göteborg, trascorre tutti i weekend al paese, da sola.

La scrittrice si ritrova quindi a voler risolvere il caso anche per rispondere a tutte le domande rimaste aperte dall’infanzia, quando Alex, allora la sua migliore amica, è misteriosamente sparita dalla sua vita. Ad indagare sul caso anche Patrik, poliziotto e vecchio amico di Erica, ancora innamorato di lei.

Inevitabilmente, e forse in modo un po’ scontato, il loro legame non si ferma al piano professionale, ma evolve in qualcosa di bello e che fa bene ad entrambi, ormai disillusi sul piano dei sentimenti. La mia parte romantica ha molto apprezzato questo rapporto, descritto in tutte le sue insicurezze.

Le due critiche non troppo velate che ho trovato sono rivolte alla società chiusa, bigotta e schiava delle apparenze e alla polizia, piuttosto pigra se non per alcuni soggetti isolati come Patrik e Annika, la segretaria.

Il mistero si infittisce quando anche Anders, artista maledetto, viene trovato impiccato.

I due casi appaiono in qualche modo legati; per capire come bisogna arrivare alla fine, anche se in realtà già a tre quarti del romanzo si possono intuire alcune delle risposte alle tante domande che sorgono leggendo.

Sono rimasta un po’ delusa dalla storia di Anna, la sorella di Erika, tratteggiata con una certa superficialità e chiusa frettolosamente. Che fine ha fatto Lucas, il marito violento? Non si sa. Spero in un seguito nei romanzi successivi, ma non credo sarà così.

Un punto a favore, oltre all’intreccio, è invece la chiusura del cerchio tra la prima e l’ultima pagina, forse caratteristica dei libri scritti qualche anno fa e che io adoro.

Sicuramente leggerò qualche altro libro di questa serie, ma nel frattempo preparerò qualche ricetta tra quelle menzionate.

Voi avete mai letto questa autrice?

Mi è piaciuto

Detestava fortemente gli stereotipi e sentiva che ciò di cui desiderava scrivere era qualcosa di autentico. Qualcosa che cercasse di spiegare perché una persona possa commettere il peggiore dei peccati: togliere la vita a un altro essere umano.

Camilla Läckberg, La principessa di ghiaccio

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