La ragazza che cancellava i ricordi

La ragazza che cancellava i ricordi
La ragazza che cancellava i ricordi di Chiara Moscardelli
Einaudi Editore
271 pagine + ringraziamenti

Esistono libri che più di altri invogliano alla lettura, non è una novità; sono in qualche modo leggeri ma non per forza superficiali (l’ha detto Calvino “che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto”). Con La ragazza che cancellava i ricordi, Chiara Moscardelli è stata capace di combinare giallo, romance e comico in un unico romanzo. 

Ho avuto la fortuna di partecipare ad una tappa del #Moscatour (grazie a Daniela de La libreria del lago) che si è rivelata essere molto di più di una semplice presentazione. Chiara è coinvolgente, ironica e la si ritrova perfettamente nel suo libro. Se vi dovesse capitare l’occasione di poterla incontrare non fatevela scappare! 

Incipit

Esiste un posto in Sicilia, Torre San Filippo, molto impervio e difficile da raggiungere. Chiunque viva lì lo fa nel più completo isolamento e nella paura.

Chiara Moscardelli, La ragazza che cancellava i ricordi

Olga è una tatuatrice tanto brava quanto scontrosa che vive ritirata a Trarego, minuscolo comune sul Lago Maggiore, cercando di costruire meno rapporti umani possibili, come le ha insegnato il padre fin da piccola. Padre che l’ha anche addestrata a combattere meglio di un militare. 

La bolla protettiva di Olga scoppia quando la ragazza si ritrova in qualche modo “costretta”, da quella che è una scintilla di amicizia, ad indagare sulla scomparsa di Melinda, escort di professione, e a seguire a ritroso tutti gli avvenimenti collegati. Un intreccio ben studiato e non scontato che si dipana tra passato e presente, tra varie regioni d’Italia e la Svizzera. 

Più Olga scava, più si rende conto che le persone attorno a lei, incredibilmente, le vogliono bene e l’hanno capita forse meglio di quanto lei abbia mai capito sé stessa. Superfluo dire che Giacomina, con le sue carte e la sua apparente dissociazione dalla realtà sia un personaggio stupendo. 

A cercare di aiutarla, tra i tanti, il giornalista Gabriele Pasca, tanto goffo quanto umano. Maschile e femminile in qualche modo sono invertiti, a dimostrazione che non esistono. Esistono invece tante persone diverse tra loro, con tante sfumature.  

Moscardelli, a dimostrazione del fatto che si possono toccare certi argomenti senza essere troppo seriosi, cerca forse di esorcizzare contemporaneamente sia la paura di restare soli che quella di affezionarsi agli altri, che porta con sé il rischio quasi certo di venire feriti. Perché in fondo “nessun uomo è un’isola”. 

Una storia di crescita e di emancipazione dai fantasmi del passato, di amicizia, amore, avventura e situazioni tragicomiche che si susseguono incalzanti.  

Un finale che mi ha lasciato la sensazione che non sarà l’ultima volta che incontreremo Olga tra le pagine. 

Il libro perfetto per farsi passare il blocco del lettore. 

Mi è piaciuto

– Sì, è così che funziona tra amiche, tra persone che si vogliono bene. Capita di mentire per affetto. Olga, nessun uomo è un’isola.

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