Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno

Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno di Benjamin Stevenson
Tradotto da Elena Cantoni
Feltrinelli Editore
381 pagine

Novembre mese di gialli per le mie letture e questo è innegabilmente il libro del momento. Unico già a partire dal titolo, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno è un giallo tanto classico nella forma quanto originale nell’esecuzione.

La scrittura è fresca e scorre con leggerezza grazie al narratore che si rivolge direttamente al pubblico, che di conseguenza si sente direttamente coinvolto nel caso.

In breve, Ernest Cunningham racconta in prima persona la cronaca di un weekend in famiglia, trascorso in un hotel di alta montagna, tra tempeste di neve e omicidi. La particolarità è che tutti, in qualche modo, sono responsabili della morte di qualcuno.

Incipit

Nella mia famiglia tutti hanno ucciso qualcuno. Alcuni – i più ambiziosi – hanno ucciso anche più di una volta.

Benjamin Stevenson, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno

Ern è il minore dei fratelli Cunningham e vive scrivendo manuali di scrittura, infatti l’incipit di questo romanzo è il Decalogo del giallo perfetto di Ronald Knox, al quale il narratore si attiene scrupolosamente anche per raccontarci la sua storia (infatti invita i lettori a fare l’orecchio alla pagina come promemoria).

Non è l’unico riferimento al mondo dell’editoria; diverse sono infatti le stoccate che Ernie lancia a scrittori, autori, editori, editor ecc. (“con quel piglio insieme benevolo e saccente che è il tratto distintivo della categoria (degli editor, ndr), il desiderio innato e simultaneo di aiutarti e mortificarti.”). Non si risparmia nemmeno nel parlare delle aziende che sfruttano il sistema piramidale e le fragilità delle persone.

Il nostro protagonista è malvisto dalla famiglia d’origine perché ha testimoniato contro il fratello Michael, che ora sta per uscire di prigione. Il weekend in montagna è proprio l’occasione per festeggiare il ritorno di Michael alla libertà e per trascorrere del tempo tutti insieme.

Oltre ad Ern sono infatti presenti altri personaggi che ci vengono presentati capitolo dopo capitolo, con piglio (auto)ironico: ho sorriso molto al capitolo “Mia moglie” che testualmente recita così: “Non mi va di parlarne.”

Tra una presentazione e l’altra però la storia prosegue e iniziano a comparire cadaveri uccisi con un processo singolare, che richiama il modus operandi di un noto serial killer chiamato La Lingua Nera. Ern cercherà di capire chi si nasconda dietro questo pseudonimo.

Benjamin Stevenson è bravo, anticipa tutto, anche i numeri di pagina dove troveremo dei morti, eppure questo non scoraggia la lettura, al contrario la sprona. Tutto ciò che scrive è funzionale alla risoluzione del caso e per questo si rivela provocatorio e sfidante.

Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno è una lettura unica e imperdibile per gli amanti del genere.

Leggilo se: cerchi il giusto mix tra classico e moderno.

Mi è piaciuto

Le famiglie sono come la forza di gravità.

Benjamin Stevenson, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno

Dove trovarlo

Online lo potete trovare su ibs oppure su Libri da Asporto.

In libreria potete chiedere a La libreria del lago.

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