Spesso quando dico che sto leggendo un thriller o un giallo mi capita che la gente storca un po’ il naso, come se fossero dei generi di second’ordine. Se siete tra queste persone vi consiglio di leggere Tutto per i bambini di Delphine De Vigan, vi ricrederete.

È il 2019 e Mélanie gestisce con successo un canale YouTube che ha come protagonisti i suoi bambini. Una vita apparentemente perfetta fino a quando sua figlia Kimmy non viene rapita.⁠

La sua storia si intreccia quindi con quella di Clara, poliziotta coinvolta nelle indagini.

Incipit

Divisione anticrimine – 2019

Scomparsa della minore Kimmy Diore

Oggetto: trascrizione e analisi delle ultime Instagram Stories postate da Mélanie Claux (coniugata Diore).

Delphine De Vigan, Tutto per i bambini

La narrazione si sposta tra presente e passato, dando modo al lettore di scoprire i dettagli dell’infanzia e dell’adolescenza di Mélanie e Clara, grazie ai quali è possibile indagare la psicologia delle due donne, agli antipodi sia per la vita che conducono nel 2019 che per la propria storia familiare.

Mélanie ha un rapporto piuttosto disturbato e irrisolto con la madre, non si sente mai all’altezza delle aspettative e vive in un mondo fatto di apparenze. È talmente desiderosa di riscatto e di amore che il marito ed i figli mi sono sembrati quasi delle comparse necessarie alla riuscita della recita perfetta (quella nella sua testa e sui suoi canali social).

Al contrario Clara è cresciuta con due genitori presenti e amorevoli, sicuramente non grandi fan della Polizia, ma che non la lasciano nemmeno quando, inaspettatamente, la figlia decide di intraprendere proprio la carriera da poliziotta. Clara, pur non essendo la solita detective tormentata, non è perfetta e questo la rende ancora più completa e profonda come personaggio.

L’ho potuta conoscere meglio anche grazie all’espediente dei fascicoli della polizia utilizzato sia per raccontare i contenuti social che vedono come protagonisti Kim ed il fratello Sam, che appunto per comprendere il lavoro di Clara.

E proprio Sam e Kim sono altri due personaggi centrali in questa storia; grazie a loro ho ragionato su quale tipo di infanzia possano vivere i baby influencer e anche sulla questione non secondaria dei compensi che gli spettano. Sì, lavorano, non c’è altro modo di definirlo. In Francia la cosa non è stata normata fino al 2021, in Italia non sono riuscita a capirlo nonostante abbia provato a fare qualche ricerca.

⁠Dopo aver scoperto cosa è successo a Kim la narrazione si sposta nel 2031 per la parte finale della storia; mi è piaciuto molto vedere le conseguenze e leggere di un possibile futuro non così lontano. Inoltre ho trovato un ritorno alle origini di Clara che, figlia di rivoluzionari, a modo suo resiste all’evoluzione tecnologica che non si adatta a lei.

Vorrei dire che si tratta di un mix tra thriller e distopico, ma la verità è che questo libro è un preoccupante specchio della realtà.⁠ Tutto per i bambini è un romanzo attualissimo e contiene una critica per nulla velata al mondo dei baby influencer e dei genitori che ne tirano i fili (e ne gestiscono gli incassi) come fossero burattinai. De Vigan non dimentica però di strutturare attorno una storia coinvolgente che mi ha impedito di staccarmi dalle pagine. Di questo libro mi è piaciuto tutto, trama, lessico, personaggi, tranne forse una piccola sfumatura sul finale (no spoiler); se lo leggete ne parliamo nei commenti!

Mi è piaciuto

Non si poteva ignorare il bisogno di riconoscimento che traspariva da quelle immagini. Mélanie Claux voleva essere guardata, seguita, amata. La sua famiglia era un’opera, una realizzazione, e i suoi figli una specie di prolungamento di se stessa.

Delphine De Vigan, Tutto per i bambini

Dove trovarlo

Online lo potete trovare su ibs oppure su Libri da Asporto.

In libreria potete chiedere a La libreria del lago.