Le notti senza sonno

Le notti senza sonno
Le notti senza sonno di Gian Andrea Cerone
Guanda Editore
565 pagine

Mi sono presa qualche giorno per scrivere de Le notti senza sonno ma avrei voluto farlo subito perché mi ha molto coinvolta.

Gli esordi mi incuriosiscono sempre e l’anno scorso proprio un altro esordio italiano (sempre delle dimensioni di un mattoncino) mi aveva colpita al cuore: Il diritto dei lupi

La ricetta di questo thriller è tanto semplice quanto efficace: sette giorni, due casi da risolvere, una squadra più o meno collaudata di poliziotti e una Milano con lo spettro del Covid che incombe.

Incipit

Si muove con la forza elegante di un esercizio d’arte marziale. Una danza perfetta che tocca ogni cosa con accurata lievità.

Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno

Le notti senza sonno sono quelle dell’ultima settimana di febbraio, arco di tempo durante il quale il commissario Mandelli ed i suoi colleghi si ritrovano a dover risolvere ben due casi.

Prima vengono trovati dei resti umani, appartenenti ad alcune ragazze scomparse. Poi un importante gioielliere della città viene ucciso durante una rapina.

Entrambi i crimini devono essere risolti al più presto, prima che esploda la pandemia da Covid19. Sono rimasta piacevolmente colpita dall’uso della pandemia come sfondo senza che entrasse troppo nella narrazione (non sono ancora pronta ad affrontare il virus anche mentre leggo).

Il taglio del racconto è decisamente americano, sembra di guardare una serie tv.

Mandelli è un uomo vissuto, stimato professionista e figura paterna all’interno dell’Unità di analisi del crimine violento. Al suo fianco da sempre ci sono la moglie Isa, porto sicuro per tutti, e l’ispettore Casalegno, giovane e tormentato.

Attorno a loro non manca nessuno: il resto della squadra, i medici legali, i malavitosi con dei sentimenti, i criminali veri.

Proprio per il taglio americano della storia, ho trovato alcune ingenuità durante la narrazione che però vengono ampiamente compensate dall’intreccio e dai colpi di scena che non mancano fino alla fine, succede tutto con i giusti tempi e modi. Ho percepito anche il grande lavoro di ricerca sicuramente fatto per raccontare con esattezza i dettagli medici necessari.

Un linguaggio semplice e diretto che mi ha facilitato la lettura e spinta a volerne sapere sempre di più su tutti: aspetto il seguito soprattutto per capire perché Mandelli non guida, perché?

Cosa mi è piaciuto

Quando si dice che la vita è sorprendente si sbaglia sempre per difetto.

Gian Andrea Cerone, Le notti senza sonno

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