L’ultimo ospite

L’ultimo ospite di Paola Barbato
Edito Piemme
413 pagine

Luglio è iniziato benissimo grazie ad un thriller italiano che ho letto in pochi giorni: si tratta de L’ultimo ospite di Paola Barbato.

Seguo Paola Barbato da tempo e avevo già letto qualcosa di suo, perciò sapevo di andare sul sicuro. Ho trovato una storia ben costruita, non così paurosa come la credevo (meglio!) ma scomoda, che lascia una strana inquietudine. Sarà per questo che dal capitolo 20, il mio preferito in assoluto, non mi sono più staccata dal libro e sono andata dritta fino alla fine. Un vero e proprio page turner, come si dice in gergo.

Incipit

Olimpia d’Arsa era il nome del posto in cui era nata e morta.

Una villa pretenziosa, con tocchi liberty, che suo nonno, Guglielmo Grisenti, aveva voluto far costruire proprio lì, sul terreno di famiglia, al posto di quelle quattro pietre che avevano ospitato tutte le precedenti generazioni.

Paola Barbato, L’ultimo ospite

Lo scenario è tanto tradizionale quanto nuovo: una villa con i sigilli imposti dagli eredi che si contendono la fortuna della vecchia zia ricca ormai morta.

Poi ci sono il notaio, Flavio, incaricato di stilare l’inventario dei beni e la sua intelligente e incasinata assistente, Lucrezia, accompagnati dalla cagnolina Zora. Fino al termine del lavoro nessuno può uscire o entrare dalla proprietà, eppure accadono cose strane, o forse no. Di certo alcuni degli oggetti nascosti all’interno delle boiserie di casa sono piuttosto fuori contesto.

Penso che quando, leggendo, si riescono ad immaginare luoghi, personaggi, sensazioni e scene, l’autore ha fatto centro, e senza dubbio Paola Barbato in questo è maestra. Dopo aver avuto la fortuna di sentirla raccontare di persona dell’affetto e dei sentimenti che prova nei confronti dei suoi personaggi ne sono rimasta ancor più affascinata.

È inutile dire che in questo caso, nonostante tutti i personaggi abbiano una loro voce ben definita e una propria versione della storia, io mi sono innamorata di Zora e del fatto che abbia potuto dare anche lei la propria versione dei fatti senza venire snaturata.

Se vi affezionate ai personaggi, li potete ritrovare nel prequel Scripta manent.

Mi è piaciuto

Non è niente. Potrebbe essere tutto.

Paola Barbato, L’ultimo ospite

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