Nova

Nova candidato Premio Strega
Nova di Fabio Bacà
Adelphi Edizioni
279 pagine

Aprile mi ha regalato tante soddisfazioni in termini di letture e audiolibri. Dopo La ragazza che cancellava i ricordi e Divorzio di velluto ho incontrato Nova di Fabio Bacà.

Mi ha incuriosita la trama, decisamente attuale, ma è stato il linguaggio ad avermi conquistata. Un italiano ricco ma non ridondante, ricercato e mai banale. Non nascondo di essere dovuta andare a cercare alcune parole e questo per me è stato ulteriormente gratificante. 

A cosa pensa un uomo appena si sveglia? Cosa gli recapita la connivenza d’inconscio e realtà? Qual è l’oggetto delle sue prime, confuse meditazioni mentre tenta di recuperare la potestà sul vero? Quali le immagini, i suoni, i bisbigli, i tumulti nella sua testa?

Fabio Bacà, Nova

Davide, neurochirurgo, vive e lavora a Lucca. È sposato con Barbara, logopedista, hanno un figlio adolescente, una bella casa, una vita piuttosto agiata e “normale”, se così si può dire. 

Razionale, pacato, non violento sono tutti aggettivi che potrebbero adattarsi a Davide. Ma, sullo sfondo, si intravedono altre definizioni. Codardo, represso? Spaventato da quella sensazione che la maggior parte delle persone cerca di tenere sotto controllo: la voglia di rispondere ai torti subiti con violenza, ammettere che la violenza in certi casi può essere uno strumento utile anche se non socialmente accettato. 

Ci vuole per il coraggio di ignorare l’opinione altrui quando si esce dai bordi ed è necessario saper controllare la violenza, non esserne sopraffatti. 

In una giornata qualsiasi, in un locale pieno di gente, Barbara viene importunata da un uomo ubriaco e Davide assiste inerme alla scena. Perché? Per paura, per vergogna, per una discordanza tra l’istinto e l’immagine sociale che siamo tenuti a mostrare.  

L’episodio si risolve con l’arrivo di uno sconosciuto, che mette tutti a tacere utilizzando, appunto, la violenza fisica. 

Questo sconosciuto è Diego, che diventerà amico di Davide, mettendo in discussione il suo approccio alla vita con una teoria interessante: il Potere (della violenza) è in ciascuno di noi e non deve essere ignorato, va invece incanalato, dominato e all’occorrenza utilizzato. 

Davide quindi inizia ad evolversi, a cambiare, a vedere il cervello e le emozioni da un punto di vista diverso da quello accademico. Cambierà anche il modo in cui reagisce ai piccoli e grandi screzi quotidiani: con il superiore al lavoro, con il vicino di casa, con uno sconosciuto nel traffico. 

Con una vena pungente Fabio Bacà descrive il viaggio di un eroe moderno che cerca di tornare in contatto con gli istinti più profondi, che nel tempo sono stati repressi in favore della civiltà. 

Capirà anche quanto sia quasi impossibile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e quanto sia difficile leggere gli altri, perché non l’assoluto non esiste. 

Un’ottima lettura, tanto moderna quanto controcorrente. Che dire? Finora i candidati al Premio Strega 2022 non hanno deluso. 

Se vuoi un pretesto per litigare, non c’è nulla di lontanamente paragonabile al guidare nel traffico di una grande città. L’automobile è un oggetto di oscena sacralità, uno splendido catalizzatore di impulsi primari, emblema del compimento definitivo di una disumanizzazione in atto da secoli. Schiacciata tra la pressione interna degli istinti di sopraffazione e l’esoscheletro di metallo, la personalità deborda dai confini imposti dalle convenzioni e invade ogni centimetro della carreggiata.

Fabio Bacà, Nova

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